Decreto 231/01

La Società Calzaturificio Gensi Group S.r.l. (la “Società“), al fine di uniformarsi a quanto disposto con il Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001 (“Decreto 231/01“), nonché agli obblighi imposti dal Codice Civile1, ed al fine di assicurare condizioni di sempre maggior correttezza e trasparenza nello svolgimento della propria attività, ha ritenuto necessario ed opportuno adottare – con delibera unanime del Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2021 – un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito, “Modello“).

La Società ritiene che l’adozione di un Modello in linea con le prescrizioni del Decreto 231/01 costituisca, al di là delle prescrizioni di legge, un ulteriore valido strumento di sensibilizzazione di tutti i dipendenti e collaboratori della Società, nonché di tutti gli altri soggetti alla stessa cointeressati (clienti, fornitori, Pubbliche Amministrazioni o soggetti terzi che intrattengano rapporti contrattuali con la medesima), affinché i predetti soggetti seguano, nell’espletamento delle proprie attività, comportamenti corretti e trasparenti, in linea con i valori etico-sociali ai quali la Società si ispira nel perseguimento del proprio oggetto sociale e tali comunque da prevenire il rischio di commissione di quei reati previsti dal suddetto decreto legislativo.

In particolare, l’adozione, l’attuazione e la diffusione del Modello mirano, da un lato, a determinare una piena consapevolezza nel potenziale autore del reato di commettere un illecito – la cui realizzazione non solo è fortemente condannata dalla Società, ma è altresì contraria agli interessi della medesima, anche quando apparentemente quest’ultima potrebbero trarne un vantaggio – e dall’altro lato, grazie ad un costante monitoraggio dell’attività, a consentire alla Società di prevenire o reagire tempestivamente al fine di impedire la commissione del reato stesso.

Inoltre, la Società ritiene che, oltre a questi obiettivi primari, ve ne siano di ulteriori e consequenziali – che evidenziano l’opportunità di adottare il Modello e di introdurlo adeguatamente nelle proprie strutture aziendali – quali la creazione di una cultura di controllo, la gestione del rischio, la tutela dell’immagine e della reputazione della Società.

Alla luce di tali considerazioni la Società ha, dunque, svolto un progetto di analisi dell’intera struttura organizzativa aziendale e del proprio sistema di controlli interni, onde verificare preliminarmente la rispondenza dei principi comportamentali e delle procedure già adottate dalla Società alle finalità previste dal Decreto 231/01.

Inoltre, al fine di accrescere ancor più una cultura aziendale orientata ai più alti standard di etica e legalità la Società si è, altresì, dotata di un Codice Etico (“Codice Etico“), volto a definire i valori etici fondamentali e le regole di condotta negli affari che l’intero personale della Società deve rispettare nello svolgimento delle proprie attività.

Il Modello della Società, il Codice Etico e le previsioni e i principi in questi contenuti sono indirizzati a tutti coloro che, a qualunque titolo, operano per conto o nell’interesse della Società (per essi intendendosi quell’insieme di soggetti indicati come “Destinatari” nella parte generale del Modello, quali:

  1. amministratori; 
  2. membri degli organi societari; 
  3. qualsiasi altro soggetto in posizione apicale (per tale intendendosi qualsiasi persona che rivesta, funzioni di rappresentanza, gestione, amministrazione direzione o controllo della Società); 
  4. dipendenti e collaboratori esterni a qualsiasi titolo (a tempo indeterminato, a termine, a tempo parziale, interinali, stagisti di qualsiasi grado ed in forza a qualsivoglia tipo di rapporto contrattuale, ancorché distaccati all’estero) sottoposti alla direzione o alla vigilanza dei soggetti c.d. apicali della Società.

1 Sul punto, cfr. art. 2381 comma 3 e 2392 c.c. che impongono di valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società e di fare quanto possibile per evitare ed eliminare le conseguenze dannose per la società derivanti da fattispecie pregiudizievoli di cui si sia a conoscenza.